
In tutta la storia della letteratura, il cimitero è visto come luogo ideale per ambientazioni horror, o come luogo triste, lugubre e che poco induce all'allegria. Questo è un romanzo iconoclasta, assolutamente insolito, scritto con ritmo vivace; capace di abbattere tutti i luoghi comuni e sdrammatizzare la tristezza cimiteriale. Notevoli i risvolti istruttivi e la grandissima competenza medica inerente al tema. Reduce da un passato drammatico, traffico di organi, omicidi e fughe precipitose, tra ricordi del passato e frammenti di vita ordinaria raccontata in brevi e gustosi episodi, il custode del cimitero di Velletri, ex anatomopatologo, riesce a farci ridere a crepapelle nella quotidianità di quello che in fondo, è un lavoro come un altro, ricco di spunti per battute a non finire, simpatia e umanità varia. Sicuramente un libro inusuale e adatto a tutti nonostante la crudezza di alcuni brani.