Titolo: Un posto dove andare
Autore: Elisa Vangelisti
Genere: paranormal romance (fantasy contemporaneo)
Anno di pubblicazione: 2013
Prezzo: 18 euro
Pagine: 378, brossura
Editore: You Can Print
Si può acquistare direttamente dall’autrice richiedendolo a questa email ellydani@tiscali.it
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Dove sono presenti recensioni e primi capitoli scaricabili gratuitamente o presso la casa editrice
Sinossi
Rynn e Gabriel, “Il Ragno e l’Iguana”. Il racconto di questo romanzo riprende dodici anni dopo il loro incontro.
La pausa raccontata ne “Il nono cielo” è stata però indispensabile per conoscere il passato di alcuni dei protagonisti, scavando nelle loro esperienze di vita più in profondità, restituendoceli più veri e di spessore. Così come il futuro affonda le radici nella nostra storia, per andare avanti e giungere a “Un posto dove andare” ho dovuto arretrare.
Tutto ciò che Gabriel è lo è diventato grazie alle persone che ha conosciuto e ogni nuovo incontro, nella sua lunga esistenza di vampiro, posa le fondamenta per ciò che sarà in futuro. Sia che si tratti di stare accanto a una sensitiva che a un’umana pura e semplice.
In questo senso il suo diventa un viaggio durante il quale per il lettore è importante non solo la meta, ma soprattutto il modo in cui si giunge a destinazione.
“Non si può volere tutto. Non c’è abbastanza posto nella nostra vita per potercelo permettere. Ci dobbiamo accontentare. […] Quello che ci serve è un posto dove andare, solo questo. Un posto dove poter vivere felici.”
Se Rynn era una ragazzina inesperta e Maja una donna con una pesante storia di vita vissuta, crescendo il Ragno si trasformerà in modo da non essere né l’una né l’altra.
“Rynn, perché hai paura di ciò che senti?” Ah, paura di ciò che sento? Il problema era un altro: cosa sentivo?
La mia vita era tutto un sentire altrui. Non ero mai stata capace di arginare le mie emozioni, […] Credo che il mio modo di percepire il mio stato d’animo fosse difficile in partenza, a prescindere dalla forza emotiva di un vampiro. Più ero coinvolta da qualcuno e meno mi sapevo gestire.
Se Maja ne “Il nono cielo” era convinta che la forza di una donna fosse nell’uomo che le stava accanto, mentre Rynn era certa di averla profondamente radicata in se stessa, durante la narrazione di questo romanzo scopriremo che non è così, non sempre e non per tutti. La vita ci riserva imprevisti, rischi, dubbi, scelte azzardate, le cui conseguenze non sempre saranno lievi. A seconda della donna che le affronta e del particolare momento della sua vita le decisioni potranno essere diametralmente opposte, ma egualmente giuste.
Cosa succede quando le tue certezze crollano improvvisamente? A cosa pensi quando sei tu che le fai crollare? Che senso ha che il tuo centro di gravità si sposti verso qualcosa di pericoloso e sconosciuto che non avresti mai pensato d’incontrare nella vita? Bisogno? Che tipo di bisogno avrei mai potuto avere con Gabriel […] al mio fianco?
Nella vita di ognuno di noi, umano o fantastico, prima o poi arriva un imprevisto a turbare la quiete del nostro vivere, ma affrontarlo è vivere. La rinuncia è il peccato peggiore che potremmo commettere.
“Sembro un tossico.” La sua voce era tesa […] Stai passando la tua vita con un drogato, Rynn. Davvero. […] Vivere assieme a me non è poi così meraviglioso, ci sono mancanze, rinunce, sofferenze. […] L’importante è avere l’appoggio delle persone giuste proprio mentre sbagli. Quando va tutto bene ce la caviamo benissimo da soli.”
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