Eligio Corridi è un
autore emergente, che prova a fare quello che ama, con entusiasmo, ma
soprattutto voglia di migliorarsi.
Un giovane uomo che da la
giusta importanza al lavoro ma che crede sia altrettanto importante
credere nei propri sogni e nelle proprie passioni, senza dar adito a
chi spesso consiglia di accantonarli, per diventare grandi.
Eligio dice : “Se
diventare grandi significa sedersi sul divano ed annoiarsi davanti
alla TV … No, grazie, non mi interessa!
Nato il 26 Agosto del
1981, Eligio, lavora come impiegato e si occupa di disegni tecnici,
quando la sera torna a casa, dopo cena, invece di mettere la testa in
standby, si “accende”, per mettere in pratica la sua passione :
scrivere.
Dice : “ Luce
del PC che m'illumina il volto, un buon disco che gira nel
giradischi, magari anche un bicchiere di vino rosso accanto, beh, il
mio cervello ricomincia a essere creativo, la mia mente si rigenera,
si diverte.”.
Si
avvicina alla scrittura sin da piccolo, un lettore appassionato di
storia che lo strascinavano via dalla monotonia della vita di
campagna, dove non vi erano tanti amici e modi di vagarsi, non erano
così tanti e spesso usava la creatività a la fantasia per giocare.
Appassionato
di fumetti, come Ken il Guerriero , L'uomo ragno , si avvicina anche
alla lettura attraverso la storia che più ha amato , “L'isola del
tesoro” e in un secondo momento “ Le avventure di Hlchelberry
Fin”, di Mark Twain.
Del suo
rapporto con la lettura dice :
“Credo
che se vogliamo salvarci dal diventare cinici, noiosi e schiavi della
frenesia capitalistica, dobbiamo sentirci almeno per un’ora al
giorno Hulchelberry Fin.
Ancora
oggi non so stare senza leggere. La lettura ci arricchisce e ci
allena la mente. Se solo riflettessimo che da un foglio bianco con
tratti neri noi riusciamo a vedere mondi, persone, riusciamo a
viaggiare nel passato e nel futuro, ci renderemmo conto di quanto la
nostra mente ci può portare oltre i nostri occhi. Emilio Salgari ha
scritto Sandokan senza mai essere stato in Malesia! I posti che ha
descritto così dettagliatamente nei suoi romanzi, in realtà lui non
li aveva mai visti dal vivo, li ha osservati solamente tramite le
parole scritte sui libri!”
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