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venerdì 23 agosto 2013

LA NOTTE D'ADDIO

 BIOGRAFIA :

Eligio Corridi è un autore emergente, che prova a fare quello che ama, con entusiasmo, ma soprattutto voglia di migliorarsi.
Un giovane uomo che da la giusta importanza al lavoro ma che crede sia altrettanto importante credere nei propri sogni e nelle proprie passioni, senza dar adito a chi spesso consiglia di accantonarli, per diventare grandi.
Eligio dice : “Se diventare grandi significa sedersi sul divano ed annoiarsi davanti alla TV … No, grazie, non mi interessa!
Nato il 26 Agosto del 1981, Eligio, lavora come impiegato e si occupa di disegni tecnici, quando la sera torna a casa, dopo cena, invece di mettere la testa in standby, si “accende”, per mettere in pratica la sua passione : scrivere.
Dice : “ Luce del PC che m'illumina il volto, un buon disco che gira nel giradischi, magari anche un bicchiere di vino rosso accanto, beh, il mio cervello ricomincia a essere creativo, la mia mente si rigenera, si diverte.”.
Si avvicina alla scrittura sin da piccolo, un lettore appassionato di storia che lo strascinavano via dalla monotonia della vita di campagna, dove non vi erano tanti amici e modi di vagarsi, non erano così tanti e spesso usava la creatività a la fantasia per giocare.
Appassionato di fumetti, come Ken il Guerriero , L'uomo ragno , si avvicina anche alla lettura attraverso la storia che più ha amato , “L'isola del tesoro” e in un secondo momento “ Le avventure di Hlchelberry Fin”, di Mark Twain.
Del suo rapporto con la lettura dice :
Credo che se vogliamo salvarci dal diventare cinici, noiosi e schiavi della frenesia capitalistica, dobbiamo sentirci almeno per un’ora al giorno Hulchelberry Fin.
Ancora oggi non so stare senza leggere. La lettura ci arricchisce e ci allena la mente. Se solo riflettessimo che da un foglio bianco con tratti neri noi riusciamo a vedere mondi, persone, riusciamo a viaggiare nel passato e nel futuro, ci renderemmo conto di quanto la nostra mente ci può portare oltre i nostri occhi. Emilio Salgari ha scritto Sandokan senza mai essere stato in Malesia! I posti che ha descritto così dettagliatamente nei suoi romanzi, in realtà lui non li aveva mai visti dal vivo, li ha osservati solamente tramite le parole scritte sui libri!”

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